Federica Zanini

Affascinata dalla genialità di quest’idea, ne sono stata rapita all’istante. Attratta dalla sua indiscutibile bellezza, ho raccolto la sfida che mi ha lanciato.

DiamArt imponeva di aprire un nuovo mercato, di lavorare con la sua vitalità e versatilità.

DiamArt non è solo un progetto, è un incontro di persone e professionalità, un concetto fluido in costante evoluzione che punta a raggiungere l’eccellenza.

Lavorare per DiamArt spinge ad essere visionari: immaginare nuovi progetti, nuovi mondi nel Luxury e nell’interior design.

In questo rispecchia i miei valori e le mie passioni per l’esplorazione, la scoperta, l’attenzione al dettaglio e il costante superamento di se stessi in una tensione continua al miglioramento individuale e collettivo.

DiamArt è sensibilità al bello, visto come valore da condividere.

Provengo dal settore della pietra naturale per l’edilizia e per l’architettura e conosco bene pregi e caratteristiche dei materiali costruttivi, ma ancor di più l’importanza dell’abilità di chi li sa lavorare e dell’esperienza di chi è in grado di mettere a frutto la tecnologia per ricavare soluzioni strutturalmente ed esteticamente uniche.

Per questo capisco quanto è importante l’apporto umano nella lavorazione di qualsiasi materiale e lo ricerco con cura.

Questo aspetto non mi è sfuggito in DiamArt. La sua forza sta proprio in questo apporto umano, che è il tratto distintivo di un prodotto valorizzato da un sapere artigianale, fatto di esperienza e conoscenza del micro diamante, comunemente chiamato anche “polvere di diamante”.

Per questo DiamArt è un partner vicino alla mia aspirazione di presentare a livello commerciale un prodotto che è unico al mondo per tecnologia, artigianalità, possibilità e risultati estetici.

Si tratta di una realtà aziendale che permette di mettere a frutto talenti tecnologici, artigianali, commerciali, italiani.

Sono convinta che l’italianità in DiamArt sia il suo tratto distintivo. Il “made in Italy” si esprime qui pienamente, mostrando al mondo la passione, la manualità, la creatività, l’inventiva, ma anche l’avanzamento tecnologico, le competenze, la metodica e la costanza con cui un prodotto fatto in Italia può fare la differenza nel mondo.